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D'Avenia Alessandro

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ALESSANDRO D'AVENIA

Modena, 31/01/2015 - ore 17.00
CIÒ CHE INFERNO NON È
Mondadori

Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. E l'intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, 'u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa... Con l'emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D'Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

«Tutto nasce da un sorriso. L’ultimo sorriso. Quello che don Pino Puglisi “regalò” al suo killer prima di venire ucciso. Da quell’estremo atto d’amore e di coraggio Alessandro D’Avenia ha sentito crescere in sé il nucleo e la ragione di questo suo ultimo romanzo, in cui rivive la figura semplice e immensa di padre Puglisi, che di D’Avenia fu anche professore di religione al liceo, come nel libro lo è del diciassettenne Federico, il protagonista di CIÒ CHE INFERNO NON È . “Se nasci all’inferno hai bisogno di vedere almeno un frammento di ciò che inferno non è per concepire che esiste altro”. Questo era Padre Pino Puglisi, un faro, una luce, una speranza che con le sue scarpe grosse, le sue orecchie grandi, i suoi occhi calmi ma soprattutto con le sue parole limpide e i suoi gesti disarmanti sapeva attraversare il male con piccoli atti d’amore...» (Antonio Strepparola).

Per saperne di più, si consiglia questa videointervista ad Alessandro D'Avenia, forse riassuntiva di quanto emergerà sabato al Forum Monzani.
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