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Gender a scuola

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"W L'AMORE", a dispetto, del titolo non approfondisce la relazione affettiva, ma solo l'aspetto erotico

Per leggere l'intero articolo, pubblicato su "Bologna sette" di Avvenire, clicca qui

Consiglio Comunale di Modena del 29/10/2015
Tema: Progetto W l’amore

Un breve flash:

  • Ordine del Giorno presentato dalla Consigliera Santoro (NCD) avente per oggetto:  Progetto “W L’Amore” nelle terze classi delle scuole secondarie di primo grado (presentato il  28 settembre 2015)

  • Ordine del Giorno presentato dal gruppo consiliare Forza Italia avente per oggetto: La legge 13 luglio 2015, n. 107, stabilisce nuove regole da osservare nella scuola; la riforma che viene identificata quale “buona scuola”, non deve fare rientrare nel Piano dell’Offerta Formativa la teoria del Gender – Primo firmatario Consigliere Morandi (presentato l’1 ottobre 2015)

  • Mozione presentata dai Consiglieri Pacchioni, Forghieri, Fasano, Baracchi, Liotti, Lenzini, Stella, Bortolamasi, Trande, Di Padova, Malferrari (P.D.) avente per oggetto: Introduzione nelle scuole della cosiddetta “teoria gender”. E’ un errore e una strumentalizzazione politica ritenere le disposizioni previste al comma 16 della L. 107/2015 e la iniziativa della Regione Emilia-Romagna denominata “W l’amore” come l’introduzione nelle scuole della cosiddetta “teoria gender” – Prima firmataria Consigliera Pacchioni (presentata il 15.10.2015)

La mozione del PD e gli interventi da parte di PD, SEL e Per Me Modena si possono riassumere in: chi parla di ideologia del gender è un estremista che mistifica la realtà e mira solo a dividere le persone e a ottenere strumentalmente consenso politico. Chi parla di ideologia del gender ha idee retrograde, discrimina chi fa scelte sessuali diverse, non ha rispetto né vuole accogliere l’altro.
In generale  il livello di discussione è stato spostato su un piano ampio di non discriminazione di ogni essere umano.
Gli intervenuti hanno deliberatamente evitato di riferirsi alle questioni sollevate sul progetto “W l’amore”, cioè al fatto che sia volto a decostruire l’identità stessa dei ragazzi che vengono coinvolti, per parlare genericamente della necessità di opporsi alle violenze sempre più diffuse a livello sociale e anche giovanile.
Al momento del voto, l’odg di Santoro (e anche di Morandi) ha ricevuto 3 voti favorevoli, astenuto quasi tutto il M5S, e contrari (quasi) tutti gli altri, inclusi alcuni noti nomi a livello ecclesiale: De Lillo, Maletti e Poggi. Dunque, benché l’articolo di Prima Pagina allegato appaia mostrare fratture interne, al momento del voto queste non sono state presenti...
Considerati i pronunciamenti ecclesiali, anche recenti, su queste tematiche, a livello sinodale, da parte della CEI, nonché del Papa, viene da chiedersi perché, su un tema così importante, sia prioritaria la scelta di partito...
Allegati:

Replica di Luigia Santoro nel consiglio del, 29/10/2015 (per leggere tutto, clicca qui)
• e un articolo del 30/10/2015 di Prima Pagina sulla tematica (per leggere l’articolo, clicca qui)
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