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Popolo della famiglia

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Il programma del Popolo della Famiglia:
26 punti di orientamento

23/03/2016 - di Giuseppe Brienza e Alessandro Serini
ARTICOLO TRATTO DALLA VERSIONE PER ABBONATI, www.lacrocequotidiano.it/

“A” come ambiente, per una ecologia integrale. Più prati meno sprechi.
L’ambiente è il giardino di casa dell’umanità, per questo va rispettato. Dobbiamo lasciare alle generazioni future un ambiente migliore di come l’abbiamo trovato. È compito della nostra generazione rispettare la biodiversità, utilizzare le risorse con sobrietà e senza sprechi, valorizzare le biotecnologie che soddisfano l’alimentazione e la salute, senza fare della natura un dio assoluto ma una risorsa al nostro servizio. La cooperazione internazionale favorisce la libera circolazione di beni primari come acqua e cibo tra i popoli. In assenza di studi scientifici, la ricerca e la tecnologia si attengono ad un principio di precauzione. Tutelare la biodiversità significa anche assistere allo spettacolo della ricchezza e della diversità favorendo il mantenimento delle specie (Compendio DSC, n. 466).
“B” come bene comune.
Nella Costituzione degli Stati Uniti d’America ogni cittadino è dotato dal suo Creatore di alcuni diritti inalienabili, tra i quali vi è la ricerca della felicità. Il bene comune è la strada per raggiungere la propria felicità più pienamente e celermente, grazie alla società (cfr. Compendio DSC, n. 164). Non siamo soli. Come nel calcio si vince tutti insieme e si perde tutti insieme, così il bene comune è un traguardo che si raggiunge tutti insieme o non si raggiunge. La centralità della persona e la intoccabilità della vita umana fanno sì che non si possano sacrificare esseri umani pretendendo di conseguire il “bene” (aborto, divorzio, eutanasia, stepchild adoption).
“C” come carità. La carità come criterio supremo del comportamento sociale.
“D” come destinazione universale dei beni. Una casa, un lavoro.
Ecc.

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La foto infelice con tre scatole di pillole abortive
Silvio Viale è uno dei leader radicali storici, da tempo anima del PD torinese. La sua candidatura per Fassino Sindaco si segnala per la sua foto infelice con tre scatole di pillole abortive. Per questo lui sarebbe "dalla parte delle donne", ma dalla parte dei bambini concepiti chi ci sta?
Il manifesto con le kill-pills ci fa pensare subito a due cose. La prima è che il PD ha espulso un suo candidato antiabortista a Bologna e quel candidato è oggi il numero 2 della lista del Popolo della Famiglia. La seconda è che quello stesso candidato non ha trovato spazio nel centrodestra, che a Bologna candida una donna leghista non interessata a dare battaglia parlando di abolizione dell'infausta legge 194.
04 febbraio 2020 CONSIDERAZIONI DELL'AMICA GRAZIA RUINI SULLE ELEZIONI. Valide indipendentemente dalle differenti collocazioni partitiche. DA LEGGERE! ________________________ (per leggere, clicca sul testo dell'articolo)
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