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QUELLO CHE NESSUNO VI HA DETTO SULLA GUERRA DEI PRESEPI NELLA SCUOLA (C’ENTRANO IL PROSCIUTTO, IL PARMIGIANO, DANTE, CARAVAGGIO, LA MUSICA, GLI OSPEDALI E LE UNIVERSITA’)
06 12 2015 -
Nei giorni scorsi è scoppiata una guerra sul Natale nelle scuole. Ma il problema non è il presepe, è l’ignoranza e il dominio del “secondo me”.
Carlo Giovanardi ha giustamente ricordato un fatto dimenticato da tutti: “Il 25 dicembre, Natale, è una festività cattolica di precetto come tale riconosciuta dallo Stato anche agli effetti civili sin dal tempo dell’Unità d’Italia (decreto 17 ottobre 1860, n. 5342)”.
Faccio presente che il governo del Regno d’Italia a quel tempo era fatto di politici che erano in guerra con la Chiesa e una guerra molto dura, dopo le leggi Siccardi e quelle sulla soppressione degli ordini religiosi: uno scontro che portò anche alle scomuniche.
Eppure quella legge riconosceva la festa del Natale, la nascita dell’Uomo-
Dopo il Regno d’Italia arriva la Repubblica e il Natale (che per la Chiesa è “la Gloria del Cielo che si manifesta nella debolezza di un bambino”), viene riconosciuto come festa: in base alla legge della Repubblica 27 maggio 1949 n. 260, il 25 dicembre è “giorno festivo con l’osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici”.
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