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Adinolfi Mario

Indice analitico > A - B

A chi non conoscesse Mario Adinolfi, propongo un'intervista di Bendedetta Frigerio pubblicata su TEMPI del 09/04/2014
«Non è un problema morale, ma razionale». Intervista a Mario Adinolfi (sperando che non sia l'ultima)
Intervista a uno dei fondatori del Pd che sabato era in piazza con le Sentinelle e che ha appena scritto “Voglio la mamma”. «La sinistra deve liberarsi dal tic mentale che le fa accettare quello che dicono Grillini e Luxuria all’Isola dei famosi»

Modena, lunedì 8 settembre alle 20:45
presso il Teatro Sacro Cuore (Viale Storchi 245)
Siamo tutti invitati all'incontro con
Mario Adinolfi
(giornalista, conduttore radiotelevisivo e politico)
che presenterà il suo libro
VOGLIO LA MAMMA
- da sinistra contro i falsi miti di progresso -

Modererà il giornalista Andrea Zambrano
Oltre a partecipare, tutti i destinatari di quest'invito sono pregati di diffondere la notizia il più possibile.

L’incontro verterà sull’urgenza di opporsi ai molteplici processi che rendono schiavo e distruggono l’uomo (aborto, eutanasia, ideologia del gender, pedofilia, etc.), per cui nessuno – specialmente in una città in vario modo attenta agli aspetti sociali come Modena – si potrà esimere dal sentirsi coinvolto.

Appena sarà pronto, faremo circolare anche il depliant, nel mentre è importante far circolare la notizia nonostante le ferie!
Pubblicato il 10/08/2014 - Per ultriori informazioni: 348 5598333
28/08/2014 - Per stampare il volantino definitivo, clicca qui

08/09/2014 - Mario Adinolfi ha presentato il suo piccolo ma grande libro "Voglio la mamma" - Il Teatro S. Cuore di Modena era gremito (capienza 300 posti)!

Teatro Sacro Cuore, Modena,
8 settembre 2014, ore 21

Mario Adinolfi
Voglio la mamma

Per leggere l'introduzione alla serata di Matteo Dal Zotto e i principali contenuti della relazione di Mario Adinolfi, moderato da Andrea Zambrano, clicca sul titolo.

«Io, co-fondatore del Pd, dico che quella delle Sentinelle in piedi è una battaglia di sinistra»
2 ottobre 2014, Mario Adinolfi

Mario Adinolfi: «Che fare davanti all’offensiva di chi vuole affermare che le persone sono cose, i bambini si possono vendere, le donne si possono affittare e gli “scarti” si possono eliminare? Occorre scendere in piazza».

Clicca sul titolo per leggere l'articolo pubblicato su Tempi del 02/10/2014



Da oggi, 13/01/2015, è in edicola "La Croce", il nuovo quotidiano lanciato dall'esponente Pd "contro i falsi miti di progresso". A Mario Adinolfi si può rimproverare tutto, ma non la mancanza di chiarezza. Quello che pensa, lo dice. E lo scrive. Il giornale è stato voluto dall'esponente Pd a difesa della famiglia tradizionale: "Siamo a fianco dei più deboli, ispirati da Cristo".

Per sfogliare il primo numero, clicca sul titolo.

Mai più un soldo pubblico a questi blasfemi
(e fuori dalle scuole)

Mario Adinolfi, 20/03/2015

Mi hanno scritto in molti per segnalare le orrende foto di “Venerdì Credici”, l’iniziativa di un circolo gay bolognese che aveva come intenzione quella di irridere e anche volgarmente offendere tutti i simboli religiosi ovviamente del cristianesimo (con l’Islam si passano guai, dunque vai con le croci e le imitazioni “viventi” delle vignette più oscene di Charlie Hebdo).  ... Mentre mi scrivevano per segnalarmi l’iniziativa blasfema del Cassero e mi mostravano le foto della serata, la mia prima reazione è stata quella di non fare alcuna pubblicità a costoro e così quando mi è arrivata persino la dichiarazione del cardinale arcivescovo di Bologna, Carlo Caffarra, ho spiegato alla redazione sorpresa che non l’avrei pubblicata. Non per mancanza di rispetto verso Sua Eminenza, ma proprio perché personalmente volevo evitare di cadere nella trappola di questi quattro cialtroni, che era farsi attaccare dai cattolici per avere pubblicità per i loro eventi e magari fare anche le vittime. Ma sbagliavo io e aveva ragione Caffarra...

http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2015/03/20/politica/mai-piu-un-soldo-pubblico-a-questi-blasfemi-e-fuori-dalle-scuole
Per leggere l'intero articolo pubblicato su LA CROCE, clicca qui

Contro l’utero in affitto  
Giuseppe Brienza, 19/04/2015

Questa sera a Ferrara Mario Adinolfi, direttore de “La Croce”, consegnerà a Mons. Luigi Negri l’Appello ai Vescovi Italiani, pubblicato ieri in prima pagina sul quotidiano, affinché l’Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana (CEI), in programma dal 18 al 21 maggio alla presenza di Papa Francesco, prenda decisioni efficaci di mobilitazione contro il matrimonio omosessuale e l’utero in affitto introdotti dal DDL Cirinnà. Con l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, alle ore 20.45, il giornalista romano terrà una conferenza dal titolo “Le persone non sono cose” (Piazza S. Francesco - Sala S. Francesco, Ferrara).

Per leggere l'articolo pubblicato su Formiche.net, clicca qui
http://www.formiche.net/2015/04/19/lutero-affitto/#.VTPaBzCJsY8.email


Appello ai vescovi italiani
18/04/2015

La ormai prossima Assemblea generale della Conferenza episcopale italiana, che si aprirà il 18 maggio ai cui lavori parteciperà anche Papa Francesco, cade in una fase storica decisiva per le sorti della società italiana. Con molta umiltà ci rivolgiamo ai vescovi del nostro paese perché questo giornale quotidianamente prova ad avvertire del pericolo incombente e chiede una mobilitazione delle coscienze e non solo, primi fra tutti dei cattolici italiani, affinché la devastazione non abbia luogo.
Come molti ma non tutti sanno, è in atto un’offensiva sul piano normativo nel Parlamento italiano, con un pacchetto di leggi che sono state presentate e alcune delle quali hanno già affrontato importanti voti in aula e in commissione. Prese singolarmente queste leggi sono pericolose in sé, lette nel loro insieme rappresentano la testimonianza di una visione antropologica che cerca di affermarsi per via normativa a punta a trasformare le persone in cose, frantumando l’istituto familiare, isolando l’individuo, esaltando la cultura dello scarto e rendendo i più deboli, a partire dai bambini e dalle donne, oggetti di compravendita.

Per leggere tutto, clicca qui
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2015/04/18/chiesa/appello-ai-vescovi-italiani

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DDL Cirinnà, utero in affitto e rinvio della
manifestazione al Palalottomatica di Roma

Sono stati presentati 4.320 emendamenti al ddl Cirinnà in commissione Giustizia al Senato, che domani 13 maggio delibererà il rinvio della discussione a giugno inoltrato. La battaglia parlamentare e nel Paese per non far approvare una legge lesiva del diritto di famiglia, dei diritti dei bambini, che apre persino alla legittimazione della pratica barbara dell'utero in affitto, sarà lunga e è sconfitto chi voleva chiuderla in poche settimane: è una prima grande, importante vittoria per chi come noi si è battuto per far crescere la consapevolezza su questo ddl pericoloso. Molti chiedevano tempo per organizzare una risposta popolare unitaria e hanno visto la convocazione della riunione del Palalottomatica il 13 giugno come una fuga in avanti. Peraltro la coincidenza con la data del gay pride ha preoccupato altri che, come noi, non vogliono in alcun modo costruire un clima di ostile contrapposizione ideologica.
Recependo questi fraterni consigli abbiamo deciso di soprassedere, di annullare il raduno del 13 giugno e di lavorare da subito ad una mobilitazione più ampia ed unitaria
, visto che i tempi lo consentono, anche per sgombrare il campo da accuse di personalismo e sciocche rincorse alla primogenitura. Resta in campo la raccolta firme che proprio il 13 giugno concluderemo (spedite i moduli a La Croce piazza del Gesù 47 00186 Roma) per spostare anche in campo internazionale la proposta di una moratoria Onu sull'utero in affitto; resta l'impegno quotidiano di tutti noi a incontrare le realtà impegnate sul territorio e avremo anzi più tempo per rispondere a più inviti; resta la volontà di essere fattori unitivi e mai divisivi, pronti a supportare le iniziative di tutti, a partire dalle manifestazioni territoriali delle Sentinelle in Piedi del prossimo 23 maggio. L'incontro tra tutti noi non si cancella, si sposta per essere davvero in tanti, per essere tutti uniti in una grande mobilitazione che accompagnerà la battaglia in Parlamento per il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, ricordando quel che andiamo dicendo da mesi: i figli non si pagano.
Firmato:
Mario Adinolfi, padre Maurizio Botta, Costanza Miriano, Marco Scicchitano

(12/05/2015 - Dalla pagina di Adinolfi su Facebook)

ADINOLFI A RADIO MARIA
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24/09/2015, Adinodfi scrive su Facebook

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Da leggere per saperne di più!

I SETTE ATTI DA COMPIERE PER FERMARE IL DDL CIRINNA'
Mario Adinolfi su Facebook, 06/01/2016 ore 13:02

Il ddl Cirinnà bis, già ddl 14 depositato nel 2013, alla quarta riscrittura e senza aver ottenuto neanche mezzo minuto di passaggio in commissione (procedura platealmente anticostituzionale) approderà il 26 gennaio 2016 nell'aula del Senato della Repubblica. Tutti i mezzi di comunicazione, con rarissime eccezioni, lavorano con tonalità diverse per far capire che la sua approvazione è auspicabile o per certi versi inevitabile. Non è così, è una bugia. Il ddl Cirinnà si può fermare, anche agevolmente, a patto di compiere sette atti decisivi che facciano leva sulla debolezza intrinseca di un testo ideologico e scritto male, denso di imbrogli: un colossale inganno verso gli italiani che sono genericamente favorevoli alle unioni civili per omosessuali, ma in stragrande maggioranza contrari a assegnare loro i figli.

  • L'omogenitorialità è per la maggioranza degli italiani intollerabile;

  • la procedura di utero in affitto legittimata (se compiuta all'estero) dalla stepchild adoption contenuta nell'articolo 5 del ddl è addirittura stata definita "abominevole" da esponenti storiche del Pci, del Pds e del Pd come Livia Turco;

  • c'è chi nella maggioranza di governo, il ministro dell'Interno per la precisione, propone il carcere per chi compie quella pratica e la definisce "mercimonio ripugnante", poi però nella sostanza rinunciando all'unica arma carica che fermerebbe la legge (l'apertura di una crisi di governo) di fatto offre un via libera;

  • il fronte dei proponenti è frantumato, le femministe di Se non ora quando si sono schierate apertamente contro l'utero in affitto, ne è nata una rissa.

Anche nel Pd le voci contrarie sono molteplici. Insomma, sul ddl Cirinnà si perderà solo se si deciderà di non combattere. Se invece si faranno i sette necessari passi, lo si fermerà. Tutto dipende da noi...
Ecco in sintesi i 7 passi necessari:
1 - PRESA DI POSIZIONE NETTA E RAPIDA DELLA CHIESA
(Dal 2013 al 2016 la Chiesa Italiana ha mantenuto un atteggiamento ambiguo sul DDL Cirinnà. Ha ritenuto che fosse inevitabile la sua approvazione e ha preferito non esporsi in una battaglia frontale, scelta che invece fermò immediatamente i DICO nel 2007;
2 - UNA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
(I contrari al DDL Cirinnà dovranno invocare la par condicio in tutti i luoghi di dibattito televisivo sul tema...);
3 - LA PRODUZIONE DEGLI EMENDAMENTI
(Data ultima per la presentazione: 22 gennaio. E' assolutamente necessario che ne siano presentati a migliaia...);
4 - SPIEGAZIONE DELL'INCOSTITUZIONALITA'
(Arrivare alla produzione di un documento stilato da costituzionalisti che spieghino quali sono i profili di incostituzionalità e utilizzarli in aula...);
5 - ESPLICITAZIONE DELLE DIVERGENZE POLITICHE
(Nel PD sono almeno 25 i senatori contrari alla stepcild adoption...);
6 - APERTURA DELLA CRISI DI GOVERNO
(Se ognuna di queste pratiche non dovesse dare i risultati sperati, bisognerà minacciare la crisi di governo per inpantanare la legge, ma i senatori sono attaccati alla poltrona...);
7 - MOBILITAZIONE NAZIONALE DI PIAZZA
(Dovrà essere compiuta comunque e presto a difesa della Costituzione, della famiglia, dei diritti dei bambini ad avere una mamma e un papà e a non essere considerati come oggetti, delle donne a non essere considerate beni strumentali...)
"Per chi crede, sia ogni ora intensa la preghiera. Anche quella hanno irriso, anche il diritto di pregare vorrebbero toglierci. Il che spiega tutto, spiega cosa c'è al fondo, spiega qual'è la posta in gioco."

"A noi la battaglia, a Dio la vittoria"


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