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Presepi

Indice analitico > P - R
Per leggere meglio e/o stampare, clicca sul volantino. A lato alcune foto scattate dal FARO il 08/12/2015, giorno dell'inaugurazione.
La mostra, bellissima, rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2016.


QUELLO CHE NESSUNO VI HA DETTO SULLA GUERRA DEI PRESEPI NELLA SCUOLA (C’ENTRANO IL PROSCIUTTO, IL PARMIGIANO, DANTE, CARAVAGGIO, LA MUSICA, GLI OSPEDALI E LE UNIVERSITA’)

06 12 2015 - Antonio Socci

Nei giorni scorsi è scoppiata una guerra sul Natale nelle scuole. Ma il problema non è il presepe, è l’ignoranza e il dominio del “secondo me”.
Carlo Giovanardi ha giustamente ricordato un fatto dimenticato da tutti: “Il 25 dicembre, Natale, è una festività cattolica di precetto come tale riconosciuta dallo Stato anche agli effetti civili sin dal tempo dell’Unità d’Italia (decreto 17 ottobre 1860, n. 5342)”.
Faccio presente che il governo del Regno d’Italia a quel tempo era fatto di politici che erano in guerra con la Chiesa e una guerra molto dura, dopo le leggi Siccardi e quelle sulla soppressione degli ordini religiosi: uno scontro che portò anche alle scomuniche.
Eppure quella legge riconosceva la festa del Natale, la nascita dell’Uomo-Dio, come festa dello stato laico risorgimentale.
Dopo il Regno d’Italia arriva la Repubblica e il Natale (che per la Chiesa è “la Gloria del Cielo che si manifesta nella debolezza di un bambino”), viene riconosciuto come festa: in base alla legge della Repubblica 27 maggio 1949 n. 260, il 25 dicembre è “giorno festivo con l’osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici”.

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